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martedì 3 settembre 2013

Dredd 3D (2012)

Un futuro distante: gli Stati Uniti d’America si sono fusi in un’unica, colossale metropoli chiamata Mega City One; i suoi ottocento milioni di abitanti sono sorvegliati dalla forza di polizia dei Giudici, giustizieri dotati di armi high-tech e di licenza di uccidere. Il più efficiente tra loro è l’implacabile, incorruttibile Joseph Dredd. Quando la capobanda Ma-Ma sommerge le strade di Mega City One con una nuova, pericolosissima droga, Dredd decide di andarla a stanare nel suo covo, portandosi dietro la recluta dei Giudici Cassandra Anderson: sarà l’inizio di un serratissimo gioco del gatto e del topo tra i due poliziotti e la criminale, all’interno della sua fortezza tecnologica.
Questa nuova, godibilissima avventura cinematografica del personaggio dei comics Dredd nasce dall’entusiasmo di un suo particolare fan, lo sceneggiatore pluripremiato Alex Garland: l’obiettivo che si è proposto Garland è stato quello di portare sullo schermo il Giudice e le sue vicende con la maggior fedeltà possibile, a differenza del “tradimento” perpetrato da Sylvester Stallone a metà anni novanta con “Dredd-La legge sono io”. Il nuovo film perciò recupera gran parte della cupezza originaria dei fumetti, dipingendo adeguatamente l’universo corrotto e autodistruttivo in cui operano i Giudici, stemperando solo l’aspetto di satira sociopolitica che ha poi ispirato film come “Robocop”. Il personaggio di Dredd è restituito in tutta la sua monolitica fissità, un’incarnazione vivente del detto “Dura Lex Sed Lex”, anche grazie alla rigorosa interpretazione di Karl Urban. Garland poi affianca al Giudice due magnifiche controparti femminili, la dura Ma-Ma (Lena Headey) e la determinata apprendista Anderson(Olivia Thirlby), a conti fatti la più umana del trio: è proprio il viaggio di formazione affrontato da quest’ultima che da tridimensionalità alla vicenda narrata.
Particolarmente apprezzabile è la decisione di raccontare un giorno nella vita di Dredd, una storia molto contenuta e lontana dalle apocalissi di effetti speciali che affollano la maggior parte delle produzioni di fantascienza attuali: nella sua linearità e sobrietà lo svolgimento di “Dredd” ricorda classici dell’azione anni ’80 come il primo “Trappola di cristallo” e il già menzionato “Robocop”, esente com’è da movimenti di macchina epilettici ed effetti sonori invadenti.  Tra i difetti si annoverano la ripetitività di alcune scene di combattimento e la debole caratterizzazione dei personaggi di contorno. Ad ogni modo, la pellicola centra l’obiettivo primario di intrattenere sia i fan del fumetto che i neofiti.
Consigliato a chi piace: “Robocop”, “Blade Runner”, “Trappola di Cristallo”, “The Raid”, “Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo”, “Sin City”.
Reperibilità: il film deve ancora uscire in sala in Italia. E’ disponibile su dvd inglese e (probabilmente) rippato e subbato sulla Rete.