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giovedì 28 gennaio 2010

Monsieur Ibrahim e i Fiori del Corano (2003)


Parigi, anni 1960. Il ragazzo Moise Shmidt (Pierre Boulanger) abita solo con il padre, che non ha per lui nessuna considerazione e anzi in più occasioni gli rinfaccia di essere peggiore del fratello, andato via con la madre di Moise. Moise trova l’affetto del vecchio signor Ibrahim, che gestisce un negozio vicino a casa sua. Dopo il suicidio del padre, Moise verrà adottato da Ibrahim, e comincerà ad apprezzare la religione di Ibrahim e il libro sacro del Corano, fino a seguire il nuovo padre nella sua terra d’origine, la Turchia.
Tratto dal best seller francese di Eric Emmanuelle Shmidt, il film ha un’impostazione letteraria, e segue le vicende dei protagonisti, dando per questo motivo poco spazio agli esterni, soprattutto nella prima parte in cui i personaggi si trovano a Parigi, appena tratteggiata storicamente. Questo puo’ essere giusto anche per rendere la situazione difficile e asfissiante del giovane Moise. In tutti i casi nel film domina essenzialmente la trama, che è molto buona nella prima parte e anche originale, ma dal momento in cui i due protagonisti vanno in Turchia, si ha l’impressione che il film si regga sempre più su clichets ed è soprattutto poco convincente il finale. Peccato, considerate le aspettative che lo spettatore arriva a nutrire nella prima parte del film. Buono il cast degli attori nel suo insieme, pero’ a volte non si capisce cosa dicono gli attori, soprattutto Omar Sharif (il film l’ho visto in lingua originale).
(Fabio)