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domenica 19 luglio 2009

Harry Potter e il Principe Mezzosangue


In questo sesto capitolo della saga vediamo ancora una volta il giovane Harry Potter (Daniel Radcliffe) cimentarsi nel tentativo di eliminare il malvagio (e anosmico) mago Voldemort, questa volta tentando, non senza pericoli, di localizzare e distruggere uno degli "Horcrux" in cui il Principe Oscuro ha nascosto uno dei 7 pezzi in cui divise la propria anima al fine di raggiungere l'immortalità; per fare ciò, grazie all'aiuto di Albus Silente (la cui vita è minacciata da un neoeletto oscuro Draco Malfoy), deve rivedere i ricordi del vecchio professor Lumacorno (Jim Broadbent) nel Pensatoio, ritornando a dove tutto è cominciato, quando Voldemort era ancora un promettente (e innoquo) apprendista dell'Accademia di Hogwarts...
Capitolo di connessione (e di preparazione) nell'universo "rowlinghiano" del maghetto in progress non brilla in quanto ad animazione, risultando nettamente inferiore al precedente episodio, ma regge grazie al cast, che riesce a rendere soddisfacentemente il passaggio dei 3 protagonisti dall'infanzia alla maturità, mostrando quindi un'evoluzione che non si limita solo ad un incremento di abilità "magica". Come inoltre non vedere una poco originale analogia tra il vecchio ma potente e saggio mago Silente e Gandalf della saga de Il Signore degli Anelli, personaggi insieme genitori e catartici aiuti per i rispettivi protagonisti, parimenti accumunati dall'essere prematuramente (senza scelta) "eletti" nel ruolo di salvatori del mondo. Il film come sempre non rende bene l'atmosfera e gli eventi del libro, ma si dimostra comunque una buona pellicola anche per chi non è uno dei milioni di fan sfegatati del piccolo mago.

Trailer:

- in italiano
- in inglese


Cast:

Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Alan Rickman, Michael Gambon,
Helena Bonham Carter, Jim Broadbent, Robbie Coltrane, Timothy Spall, David Thewlis, Julie Walters, Mark Williams, Helen McCrory, Natalia Tena, Bonnie Wright, Jessie Cave, Tom Felton, Katie Leung, Evanna Lynch, Hero Fiennes-Tiffin, Dave Legeno, James Phelps, Oliver Phelps, Robert Knox, Maggie Smith e Warwick Davis

mercoledì 8 luglio 2009

Transformers II: La Vendetta del Caduto


Sam Witwicki recrudisce ad ogni piè sospinto il suo ruolo di salvatore del pianeta, nella battaglia di due anni prima tra i malvagi Decepticons e i mercuriali Autobot. Quantunque, avvert e il bisogno di crescere ed integrarsi nella società affrancandosi dagli ingombranti (è il caso di dirlo) compagni di lotta: Optimus Prime, Bumblebee e compagnia. Questi hanno frattanto le loro gatte da pelare: un nuovo commando di Decepticons ha riattivato Megatron, in fondo all'oceano, e all'orizzonte si profila l'arrivo dell'ancor più temibile Caduto, un transformer della schiatta di Optimus.
Sapranno gli alleati intergalattici della razza umana trovare l'ultima fonte di Energon prima dei nostri annientatori? E Sam conservare la pelle e Mikaela, la sua ragazza?
Il primo "Transformers" manteneva una certa dignità nell'esporre il concetto del destino della Terra appeso al filo di una razza di robottoni cammuffati da macchinine. Questo seguito teoricamente doveva arricchire il suo universo di riferimento con conflitti interiori, nuovi personaggi carismatici e sfide sempre più estreme, come in qualsiasi trilogia fantasy che evolva verso un atto conclusivo coi fuochi d'artificio. Erano richiesti un minimo di rispetto per il materiale di partenza e la capacità di far dimeticare che stiamo assistendo all'ennesimo bibitone estivo. Si può invece palpare il disinteresse di tutti i coinvolti, probabilmente già impegnati a raggiungere il prossimo set dopo aver incassato: effetti poco speciali, trama che implode dopo mezz'ora, personaggi frequentemente insopportabili, come i momenti comici scritti sicuramente in joint venture da Farrelly Brothers, Neri Parenti e Roberto Calderoli: cani arrapati, giordani nani e cattivi e Megan Fox che atterra "di testa" sul fidanzatino LaBeouf.
Menzione inoltre per il cerchiobottismo sfacciato del "sottotesto" (bisogna accalappiare spettatori di ogni latitudine politica): Optimus blatera che gli umani devono vivere in pace (ammiratori di Obama), intanto è ok se un buono tortura con la fiamma ossidrica per avere le informazioni (ammiratori di Dick Cheney).
Latita persino quell'atmosfera particolare sempre evocata dall'inconfondibile Michael Bay- assimilabile alla sensazione di trovarvi nello spogliatoio dei Chicago Bulls a fine partita, mentre i quarterback si prendono a testate urlando: "U.S.A.! U.S.A.!"; intanto avete un soldatino di plastica parcheggiato sotto il palato- prova che tutti invecchiano. Ci si può sollevare con il sofferto doppiaggio italiano, che contiene chicche quali la voce di "The Fallen" (evidentemente i responsabili erano pagati a parola) fornita dall'annunciatore dello spot Bacardi Red Breezer.

Avviso al produttore Spielberg: dopo Indiana Jones 4 lo sospettavo, ora ne ho la conferma. Devi riscoprire come ci si sudano gli incassi miliardari al botteghino.
(Blasco)

Trailer:

- in italiano
- in inglese

Cast:

Megan Fox, Shia LaBeouf, Hugo Weaving, Rainn Wilson, Josh Duhamel,
John Turturro, Frank Welker, Isabel Lucas, Tyrese Gibson, Peter Cullen, America Olivo, Matthew Marsden, Darius McCrary, Mark Ryan, Kevin Dunn, Robert Foxworth, Michael Papajohn, Reno Wilson, Samantha Smith, Aaron Hill, Charles Adler, Julie White, Ramon Rodriguez, Jess Harnell e Mike Patton

venerdì 3 luglio 2009

Una Notte Da Leoni


Phil (Bradlay Cooper), Alan (Zach Galifianakis) e Stu (Ed Helms) vogliono organizzare all'amico Doug (Justin Bartha) un addio al celibato con i fiocchi e decidono di partire alla volta di Las Vegas con la Mercedes d'epoca del padre di lei. Sembra tutto magnifico, ma, il mattino dopo, al risveglio, si trovano veramente nei guai: non ricordano assolutamente niente della notte passata, c'è una tigre in bagno, un bebè in un armadio, Stu non ha più un incisivo, la stanza è completamente devastata, ma soprattutto... Doug è sparito!
Il regista Todd Phillips firma una commedia veramente ben fatta, che va avanti a colpi di incredibili gag con il suggestivo sfondo di L.A., la "città del peccato"; finalmente si assiste ad un cambiamento radicale rispetto alla classica commedia all'americana, scontata e ormai spolpata di ogni spunto possibile, e si esce finalmente dallo spettro del banale e ripetivo. Alla fine della proiezione difficilmente si riuscirà a non uscire dalla sala ridendo! Un vero piccolo capolavoro, da non sottovalutare!

Trailer:

- in italiano
- in inglese

Cast:

Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Heather Graham, Justin Bartha,
Jeffrey Tambor, Ian Anthony Dale, Mike Tyson, Matt Walsh, Rachael Harris, Ken Jeong, Gillian Vigman, Bryan Callen, Sasha Barrese, Mitch Holleman, Rob Riggle e Sondra Currie

mercoledì 1 luglio 2009

Coraline e La Porta Magica


Dopo Ponyo di Miyazaki e Valzer con Bashir, ci pensa Coraline a confermare il 2009 come un anno particolarmente felice per i patiti di animazione. Che poi sono invariabilmente amanti del fantasy, a rischio di innamoramento cronico verso questa storia partorita dal nume tutelare del genere, lo scrittore Neil Gailman.
Coraline Jones è una undicenne curiosa e intelligente, costretta nella cadente magione campagnola ove i suoi si sono fermati, distolti dall'oberante mole di lavoro sulle loro schiene. Dopo avere esplorato il circondario abitato da figure folli ma altrettanto schive, Coraline trova l'affetto che cerca in una realtà alternativa oltre la porticina infissa nel soggiorno della casa: qui ogni persona e cosa è uno "specchio" delle figure presenti nella sua vita, tra i quali un "altro padre" e un'"altra madre", aderenti però ai desideri più segreti della ragazza: dopo alcune visite, non vuole più lasciare questa dimensione. Peccato che i doppioni abbiano dei segreti che custodiscono gelosamente, nonchè bottoni da cucito al posto degli occhi..
Coraline è stato originariamente concepito da Gailman come libro per "ragazzi svegli", alla Roald Dahl: un racconto che riveste l'anticamera del mondo adulto con trame ancora fantastiche e squisitamente disturbanti, ma rivelatorie in questa cornice di verità importanti per la formazione dei lettori. Come il tema dell'abbandono dei sogni consolatori dell'infanzia, per poter migliorare la realtà nella quale si versa, potenzialmente sovversivo nella fabbrica di sogni consolatori per eccellenza nella quale è stato prodotto questo adattamento cinematografico. Che è un tripudio di animazione raffinatissima diretta dalla mano del regista di "Nightmare Before Christmas", Henry Selick, capace di non sfigurare accanto alle illustrazioni di Dave McKean per il libro, quanto a visionarietà. L'unico avviso, dunque, è ai genitori di non considerarlo un film diretto ai bambini: alcune scene, specie nella seconda parte, sono realmente inquietanti. A tutti gli altri, godetevi un futuro classico.
(Blasco)


Trailer:

- in italiano
- in inglese