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domenica 24 gennaio 2010

State of Play (2009)


Due uomini molto diversi tra di loro, il trasandato giornalista del Washington Globe Cal McAffrey (Russel Crowe) e il politico con un passato di eroe nella Gerra del Golfo Steven Collins (Ben Affleck), sono uniti da una vecchia amicizia e da un comune interesse professionale: la PointCorp, multinazionale che affitta al governo americano i mercenari da usare in Iraq. Collins dirige un'inchiesta governativa sugli affari sporchi del colosso; McAffrey indaga per il suo giornale su alcune misteriose morti avvenute nella capitale, finendo nel giro di giorni a combattere nemici molto potenti col solo aiuto dell'affascinante Delia (Rachel McAdams), blogger di redazione.
State of Play è stato adattato da un'ottima miniserie inglese (che speriamo il tam tam diffonda ora in Italia) e sfrutta bene il materiale di partenza, fornendo due ore di intrattenimento serrato e intelligente: due attributi che la media dei thriller hollywoodiani non riescono proprio a far combaciare. Merito di una sceneggiatura che fonde i molti snodi della storia in modo funzionale, riflettendo in modo non scontato sulla necessità per le generazioni di giornalisti di aiutarsi tramandare la loro missione civile, sempre più disprezzata; e di tre attori che ormai davamo per "bolliti" dopo una marea di scadenti blockbuster: Crowe ottimo nonostante l'arrivo all'ultimo minuto, McAdams una giornalista seria (altro che Lois Lane) e Affleck sorprendente.
Finalmente si può dire che la mania americana di rubare/adattare ha dato buoni frutti.
(Blasco)

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